29/06/09

Ragù (di seitan)

ragù di seitan

E' buffo che proprio nell'anno in cui k-kitchen ha deciso di tornare carnivora poi le venga voglia di prepare robe vegan, ricordi ormai sfocati di una vita che sembra così lontana ma in fondo non lo è. Sì perché io sono stata anche vegana in gioventù ma, soprattutto, avevo un (ex) fidanzato vegetariano e intollerante ai latticini, per cui i cibi vegan erano alimentazione quotidiana, così come la preparazione casalinga di seitan e tofu. E così, quando l'altro giorno ho visto la cavoletta, quasi stupita di se stessa, preparare il seitan in casa, mi sono detta che era ora di rispolverare le mie spinte salutiste (sob!) e mettermi al lavoro. Complice un sabato uggioso e casalingo e la necessità impellente di mettere le mani in pasta (e così ho fatto anche mezzo kg di pasta fresca), mi sono ritrovata con 400g di seitan morbido e spugnosetto (al contrario di quello che potete trovare nei negozi bio).

seitan tritato

Certo non ha un bell'aspetto, ecco, e il sapore diciamo che è neutro (per non dire insapore!) però ha dalla sua parte che è vegetale al 100%, e quindi sano, e il fatto di sapere di nulla o quasi consente di insaporirlo a seconda di come volete cucinarlo. Va utilizzato esattamente come la carne ma, prima di cuocerlo, l'ideale è marinarlo ben bene con spezie, aromi e shoyu. Oppure lo si può usare come spezzatino o ragù, semplicemente tritandolo a coltello e procedendo come un normalissimo sugo di carne. E' quello che ho fatto io, preparando un soffritto con cipolla-sedano-carota, sfumando il seitan tritato con vino rosso e cuocendo per circa 1 ora e mezza (sì lo so ci vorrebbero 3 ore, ma mi sono accontentata).
Ottimo ovviamente per condire la pasta, ma anche da spalmare sul pane. Provatelo (se avete il coraggio!) perché è davvero buono e sano, e mangiare vegan ogni tanto certamente male non fa nemmeno al carnivoro più accanito :-)

ps: per la prepazione del seitan casalingo vi rimando alla ricetta del cavoletto , anche se io non ho mai fatto riposare il blob per una notte (ma solo per un'ora) e uso almeno metà farina integrale. Inoltre, per cuocere il seitan consiglio vivamente un pezzo di kombu, un po' di shoyu e un pezzetto di zenzero fresco. Si conserva in frigo immerso nel suo liquido per alcuni giorni.

22/06/09

Tempo d'estate (e di melone!)

insalata di salmone, avocado e melone

Più che una ricetta questa è la (ri)proposta di un abbinamento. Di quanto io apprezzi il melone col pesce (in particolare col tonno, i gamberi o il polpo) ne ho già parlato ampiamente in passato, in particolare qui, qui e qui.
Altrettanto azzeccato (sempre limitandoci al pesce, per la carne rimando a un successivo post) è l'abbinamento col salmone affumicato. Ho aggunto un avocado (sarà banale e poco ecologico ma io lo adoro!) e del songino. Ci sarebbe stata bene anche la rucola, ma non ne avevo. In alternativa si può sostituire l'insalata con del coriandolo fresco. Per condire in tutti i casi: olio ligure, limone sale e pepe macinato al momento. Un piatto velocissimo da preparare per un pranzo fresco, profumato e pieno di vitamine.

16/06/09

Cake di albicocche e mandorle

Ho poco tempo per aggiornare il blog in questo periodo, e questo mi dispiace. Così come mi è dispiaciuto non partecipare all'evento Sottilette Kraft a cui ero stata gentilmente invitata e che mi pare, leggendo qua e , sia stato un gran successo. Sarà per la prossima volta!

Lunedì 15 giugno, però, mi sono persa (letteralmente) a Terroir Vino, l'evento annuale organizzato da Filippo Ronco di Tigullio Vino a Palazzo Ducale a Genova. Un appuntamento importante per tutti gli appassinati di vino, ma anche una buona occasione per chi, come me, di vino capisce poco, per parlare direttamente coi produttori che, diciamolo, a differenza dei sommelier, hanno il dono di farsi capire anche dai profani. Ottimi vini e ottima compagnia (grazie Sandra!).

Vi lascio una ricettina veloce, con le prime albicocche della stagione, che mi sono costate un paio di pantaloni a cui ero molto affezionata (galeotta fu la recinzione illecitamente scavalcata!). Ma ne è valsa la pena, sia per le albicocche (che quelle maturate sull'albero, si sa, hanno tutt'altro sapore!), sia per quella sensazione di avere ancora 15 anni quando il giorno dopo ne ho compiuti... vabbè, lasciamo stare!

cake di albicocche e mandorle

Cake di albicocche e mandorle

150g di farina
75g di mandorle ridotte a farina più un cucchiaio a scagliette
150g di zucchero
100g di burro
2 uova
una decina di albicocche
un cucchiaio di zucchero vanigliato
9g di lievito

Lavate le albicocche, dividetele in due e corpargetele con lo zucchero a velo. Montate le uova con lo zucchero, aggiungere il burro fuso, la farina setacciata con il lievito e le mandorle in polvere. Versate in uno stampo imburrato e infarinato, e mettete sull'impasto le albicocche e le scagliette di mandorle. Cuocete a 180° per circa 45 minuti.